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Come Arrivare a Tuscania

Come arrivare a Tuscania
Da Roma: Autostrada A12 Roma-Civitavecchia, quindi via Aurelia fino a Tarquinia; oppure S.S. Cassia fino a Vetralla poi seguire le indicazioni per Tuscania.
Da Nord: Autostrada A1, uscita casello di Orte, poi raccordo autostradale (Ortana) fino a Viterbo; oppure S.S. Cassia fino a Viterbo, S.S. Aurelia fino a Montalto di Castro, poi seguire le indicazioni per Tuscania.

Le Distanze

  • Viterbo Km. 20
  • Roma Km. 90
  • Firenze Km. 247
  • Siena Km. 132
  • Perugia Km. 139
  • Orvieto Km. 47
  • Mare Km. 27(Tarquinia)- (Montalto Marina)

Recensione

Tuscania sorge, come tutti i paesi di questa zona del viterbese, su sette promontori di roccia tufacea tra i fiumi Marta e Capecchio. Da qui si domina e controlla la valle del Marta, un’importante via di comunicazione e transumanza che univa, fin dalla preistoria, il lago di Bolsena con il mar Tirreno, nei pressi dell’attuale Tarquinia.

Ai giorni nostri Tuscania è tristemente famosa per la violenta scossa di terremoto che la colpì nel 1971 e che ridusse l’antico borgo in un cumulo di macerie.

Due leggende mitologiche narrano la nascita della città, nella prima è Ascanio il suo fondatore, sul luogo del ritrovamento di dodici cuccioli di cane (da cui il nome latino Tus-cana), nella seconda sarebbe stato Tusco, figlio di Ercole e di Araxe, a fondare Tuscania.
Passeggiando nel centro storico di questo delizioso borgo abbiamo potuto ammirare i palazzi, le torri medievali, le chiese e le fontane barocche che lo compongono. Ovunque vi erano scorci meravigliosi come per esempio la piazza del Comune, circondata da coperchi di sarcofaghi etruschi, da cui si domina l’antichissima fonte delle Sette Cannelle, il palazzo Baronale e un tratto della cinta muraria. Ma è il parco Tor di Lavello che sicuramente offre il più bel panorama di Tuscania.

La Fontana delle Sette Cannelle, conosciuta anche come Fontana del Butinale, così detta perchè l’acqua esce dalla bocca di sette mascheroni, è la più antica fontana della città. Fu completata nel 1309 per meglio servire le esigenze della città, e pare che la sua sorgente alimentasse le terme romane esistenti presso la chiesa di Santa Maria Maggiore.
Lasciato il centro storico abbiamo ripreso la macchina diretti verso il colle della Civita dove si erge maestosa la Chiesa di San Pietro con le sue due torri.
La chiesa è uno degli esempi più suggestivi del primo stile romanico.   L’elegante facciata con le bianche decorazioni marmoree che risaltano sul tufo dei possenti muri perimetrali è decorata con un meraviglioso rosone contornato da un complesso apparato iconografico. La facciata della chiesa si affaccia su uno spiazzo erboso tra il palazzo dei canonici e le possenti torri di difesa (ne sono rimaste tre, a testimoniare l’importanza strategica dell’area) mentre l’altissima abside si staglia verso il vicino centro abitato. Purtroppo tutto il complesso era chiuso e completamente deserto, non abbiamo quindi avuto la possibilità di visitarne l’interno. Ho scoperto che questa chiesa così imponente e suggestiva è stata una location cinematografica per molti capolavori cinematografici tra cui: L’armata Brancaleone di Mario Monicelli, Otello di e con Orson Welles,  Uccellacci e uccellini di Pier Paolo Pasolini, Romeo e Giulietta di Franco Zeffirelli, Nostalghia di Andrej Tarkovskij e Francesco di Liliana Cavani.

Abbiamo ripreso la macchina e siamo scesi più in basso, ai piedi del colle, per visitare la Chiesa di Santa Maria Maggiore. Anche questa era chiusa e deserta, abbiamo solo potuto ammirare, attraverso le il cancello, la sua maestosa facciata composta da tre portali finemente decorati.
Una giornata indimenticabile, all’insegna del fiore che amo, in un borgo che vi consiglio di visitare.

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